Maria Carta

BIOGRAFIA

Nasce a Siligo il 24 giugno 1934 in Via Brigata Sassari, da Giovanna Maria Delogu e da Antonio Carta, Maria Giovanna Agostina Carta: Giovanna perché nasce il giorno della festa di S. Giovanni e Maria Agostina per ricordare la nonna materna (sennorese di nascita).
Maria cresce serena fino all’età di otto anni, quando perde il padre per una grave malattia ed è costretta, come del resto tutti i bambini della sua condizione sociale, ad affrontare le fatiche quotidiane sia in casa sia in campagna.
Fin da bambina mostra di avere una bella voce, lavora e canta, canta e lavora. Il suo primo pubblico è la gente del paese: le donne che assieme a lei raccolgono le olive, le donne che sarchiano il grano, le donne che lavano i panni al fiume, i pastori, i contadini.

Impara i canti natalizi e la messa in latino dal parroco del paese. Canta in chiesa durante le novene, nei riti della Settimana Santa e alle messe solenni. Poi inizia a cantare nelle piazze con i cantadores, considerati da sempre i pilastri del canto sardo.
La madre si risposa con un impiegato del comune, e tutta la famiglia da Via Brigata Sassari si trasferisce nella nuova casa in via Vittorio Emanuele, una casa che oggi non c’è più, perché ha lasciato posto al monumento a lei dedicato dall’Amministrazione Comunale a nome del paese di Siligo e di tutti quelli che la hanno amata e stimata. Ed è proprio da una delle finestre di questa casa (come dirà in diverse occasioni), che Maria guarda spesso l’orizzonte immaginando oltre quella linea fra cielo e terra il suo futuro. Sogna un mondo dove potrà riscattarsi da quella condizione che lei e tutte le donne sarde vivono.
Nel 1957, a 23 anni, è eletta Miss Sardegna. Inizia così a delinearsi per Maria la nuova strada da percorrere. Il paese le diventa sempre più stretto, così nel 1958 lascia Siligo e parte per Roma.
Nel 1960 sposa Salvatore Laurani, uno sceneggiatore abbastanza noto nel mondo del cinema, e si stabilisce definitivamente nella capitale, ma ritorna spesso in Sardegna a raccogliere dalla viva voce degli anziani i canti, le poesie, le melodie e contemporaneamente studia e fa ricerca presso il Centro Studi di Musica Popolare dell’Accademia di S. Cecilia a Roma.
In Sardegna collabora con Don Giovanni Maria Dettori, sacerdote silighese, studioso, esperto conoscitore della lingua sarda, dei canti, della poesia e lui stesso poeta riconosciuto nei più importanti Premi della Sardegna. Da lui impara il canto gregoriano e antiche melodie in lingua sarda.
La sua carriera inizia ufficialmente nel 1972 quando Ennio Morricone le fa incidere la sigla dello sceneggiato TV “Mosè”, anche se il suo primo disco “Paradiso in Re” esce nel 1971 e al quale seguono fra i più importanti “Delirio” e “Nuovo Maggio” (1973), “Dies irae” (1974), “Vi canto una storia assai vera” – un insieme di canti popolari e di protesta politica – (1976), “La voce e i canti di Maria Carta” I e II vol. (1977), “Umbras” (1978), “Aidiridiridinni” (1979), “Sonos de memoria” (1985), fino ad arrivare al suo ultimo CD, quasi tutto in italiano, “Le memorie della musica” (1993).

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