Si ritiene che il canto a tenore sia nato come l’imitazione delle voci della natura: su bassu imiterebbe il muggito del bue, sa contra il belato della pecora e sa mesu boche il verso dell’agnello, mentre il solista sa boche impersona l’uomo stesso, colui che è riuscito a dominare la natura.
Ulteriori info: https://it.wikipedia.org/wiki/Canto_a_tenore
Col termine “tenore” (in alcuni paesi si usano i sinonimi “cuncordu, cussertu, cuntzertu, cunsonu, cuntrattu”) si intende sia il canto stesso sia il coro di quattro cantori che lo esegue.
L’area di diffusione attuale del canto a tenore è piuttosto vasta e comprende oltre sessanta paesi del centro nord dell’isola.
Il canto a tenore rappresenta oggi, per le giovani generazioni, un concentrato simbolico identitario, anzi si potrebbe dire che il tramonto o l’affievolirsi di altri simboli lo ha caricato ancor più di tali significati.
Ulteriori info: https://www.sardegnacultura.it/j/v/258?s=20336&v=2&c=2700&t=7
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Il canto a tenore è stato inserito dall’UNESCO tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità ed è perciò considerato “Patrimonio intangibile dell’Umanità”, data la sua unicità.
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